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La reazione allergica compare dopo pochi minuti o dopo alcune ore successivamente all’assunzione del farmaco, anche se somministrato a dosi corrette. Le reazioni allergiche a farmaci sono in continuo aumento, a causa del progressivo maggior consumo di essi e costituiscono la causa del 3-6% dei ricoveri ospedalieri. La reazione allergica a farmaco si può manifestare con comparsa di:
Se la manifestazione compare in seguito all’assunzione di un farmaco, non vi sono dubbi diagnostici. Tuttavia, è raccomandabile una successiva valutazione allergologica, comprendente un’accurata raccolta anamnestica, l’esecuzione di prove allergologiche cutanee o la prescrizione di test in vitro, a seconda del tipo di reazione immunologica e delle caratteristiche del farmaco implicato, al fine di indicare in una relazione quali farmaci il paziente non dovrà più assumere per evitare il rischio di nuove reazioni. In corso di reazione allergica, occorre interrompere immediatamente l’assunzione del farmaco o dei farmaci implicati, oltre a somministrare antistaminici e cortisonici per risolvere più rapidamente le manifestazioni cliniche. In seguito, l’allergologo, fatte le opportune indagini, potrà indicare un farmaco alternativo a quello che ha causato la reazione allergica, da utilizzare in caso di necessità. Quest’ultimo potrà essere somministrato la prima volta in ambiente ospedaliero, partendo da una minima dose fino al raggiungimento del dosaggio terapeutico consigliato (test di tolleranza). |
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L’allergia ai
farmaci è una reazione avversa, di gravità variabile, talora anche
mortale, scatenata da una attivazione abnorme delle cellule del sistema
immunitario verso il farmaco stesso, con conseguente produzione di
sostanze infiammatorie, oppure anticorpi specifici responsabili della
manifestazione clinica e del danno a vari organi e apparati. 
